Stefania Admin
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| Subject: La poetica Tue Mar 25, 2008 9:18 pm | |
| sentimenti Lo sfogo passionale e il brusco emergere di violente emozioni, di sentimenti nascosti, di sensazioni e pulsioni recondite sono le caratteristiche del pensiero e della poetica decadente di Baudelaire: l'uomo non e' piu' visto ne' come sterile componente di una massa, ne' come individuo inserito in una societa', ma come soggetto coinvolto e al tempo stesso sconvolto dalla enorme profondita' e capacita' della sua vera intimita'.
Il doppio Baudelaire eredita dagli illuministi e dai romantici la visione super-naturalista di un mondo "doppio", ma per lui il cielo e' chiuso, inaccessibile. L'ascesi verso la rivelazione non puo' piu' aver luogo e soltanto il reale si da' alla conoscenza: un universo decaduto, finito e atroce che il tempo pone sotto il segno della malattia e della morte. Il Bello e il Bene sono desiderati in quanto assenti da questo mondo, l'unico luogo assegnato al poeta che sa di collocarsi in esso come straniero, maledetto, infermo come l'albatro sul ponte della nave. Nello stesso modo, secondo una concezione che poi diverra' dominante con l'avvento di Freud, anche l'uomo e' combattuto interiormente tra il Bene e il Male.
Lo spleen Una cosa che sicuramente salta all'occhio leggendo Les fleurs du mal, e' l'innumerevole quantita' di poesie che Baudelaire ha intitolato "Spleen". Troviamo lo stesso titolo anche tra le poesie di Verlaine e Rimbaud, con cui sappiamo che il poeta intrattenne rapporti pił o meno amichevoli. Ma cosa significa "Spleen"? Il significato di questa parola e' piuttosto ampio ma si puo' riassumere in un sentimento di angoscia esistenziale e di vuoto. Spleen e' la dimensione del vuoto e dell'insignificante; ma e' anche la dimensione della Noia e dell'Angoscia. Ma Spleen ha anche una relazione molto intima con l'animo del poeta e ne indica, piu' propriamente, la paura che il proprio io vada perdendosi nel Male.[/i] | |
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