E crepi la tua idea di volerti annegare! È davvero fuori luogo! Se mai, fatti impiccare per aver avuto il tuo piacere; altro che annegarti per non averlo goduto! (Iago a Roderigo; atto I, scena III)
Il Moro è franco e leale e giudica onesti tutti gli uomini, anche quelli che solo all'apparenza sono tali. (Iago; atto I, scena III)
Quando non c'è più rimedio è inutile addolorarsi, perché si vede ormai il peggio che prima era attaccato alla speranza. Piangere sopra un male passato è il mezzo più sicuro per attirarsi nuovi mali. Quando la fortuna toglie ciò che non può essere conservato, bisogna avere pazienza: essa muta in burla la sua offesa. Il derubato che sorride, ruba qualcosa al ladro, ma chi piange per un dolore vano, ruba qualcosa a se stesso. (Il Doge di Venezia; atto I, scena III)
[Iago]: Oh, guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre. Beato vive quel cornuto il quale, conscio della sua sorte, non ama la donna che lo tradisce: ma oh, come conta i minuti della sua dannazione chi ama e sospetta; sospetta e si strugge d'amore!(Atto III, scena III: Iago ad Otello. Trad. italiana di Cesare Vico Lodovici).
Prima di ucciderti ti ho baciata. Ora non mi restava che uccidermi per morire con un bacio (Otello; atto V, scena II)
[Otello]: Domandate di grazia a quel demonio lì per che cagione mi ha così rovinato anima e corpo.
[Iago]: Non domandatemi più nulla. Quel che sapete sapete. Da ora in là non aprirò più bocca. (Atto V, scena II; L'arresto di Iago. Trad. italiana di Cesare Vico Lodovici).
[Otello]: È tutta colpa della Luna, quando si avvicina troppo alla Terra fa impazzire tutti.