L'uomo può credere all'impossibile, non crederà mai all'improbabile.
Quando l'arte sarà più varia, senza dubbio anche la natura sarà più varia.
Quando si ha abbastanza immaginazione per addurre delle testimonianze in
appoggio a una menzogna, tanto vale dire subito la verità.
Gli storici dell'antichità ci apprestavano romanzi
deliziosi sotto forma di storia; i romanzieri moderni ci
apprestano fatti noiosi sotto forma di romanzo.
La natura non è la grande madre che ci ha partorito.
Essa è una nostra creazione e viene generata nel nostro
cervello. Le cose sono perché noi le vediamo, e quello
che vediamo e il modo nel quale le vediamo dipende
dalle arti che hanno avuto influenza su noi. Guardare un
oggetto è ben diverso dal vederlo. Nessuna cosa si vede
prima di averne scorta la bellezza.
La vera scuola dell'arte non è la vita, ma l'arte stessa.
Non vi dirò di trascurare come cosa vana il mondo, o gli occhi
del mondo, o le dicerie del mondo. Essi hanno una grande importanza.
Essi hanno una importanza eccessiva.
Per nulla al mondo sposerei un uomo con un avvenire.
La sola persona al mondo che vorrei poter profondamene conoscere è me
stesso, ma per il momeno non ne vedo la possibilità.
Le autobiografie moderne sono scritte per lo più da persone che hanno
perduto quasi completamente la memoria e che mai fecero nulla che
valesse la pena di essere ricordato.
L'istruzione è una bellissima cosa, ma è bene ricordarsi, di tanto
in tanto, che nulla di ciò che importa sapere può essere insegnato.
Le donne somigliano ai minorenni, vivono delle loro speranze.
Gli intelletti rattrappiti sono appropriati a taluni quanto i corpi
rattrappiti sono appropriati a talaltri.
Le passioni, sull'origine delle quali spesso c'inganniamo, sono
quelle che più ci tiranneggiano. Gl'impulsi più deboli sono quelli
che sappiamo analizzare. Non di rado, quando crediamo sperimentare sugli
altri l'effetto delle passioni, ne facciamo l'esperimento su noi stessi.
Ogni volta che si fa una cosa stupidissima si è sempre mossi dai motivi
più nobili.
Credevo di non aver cuore. Trovo che ne ho uno e che non mi si confà.
Non so come, ma esso non è in armonia col costume moderno. L'aver cuore
ci fa più vecchi e nei momenti critici compromette il nostro avvenire.
Non suono con scienza - chiunque può suonare con molta scienza - ma
suono con sentimento meraviglioso.
In fatto di musica il sentimento è il mio forte. Riserbo la scienza
per la vita.
Adoro gli uomini che hanno passato la settantina. Essi ci offrono
sempre il modo di venerare una vita,
Tutti quelli che sono incapaci di imparare si sono dedicati
all'insegnamento; ecco dove ci ha portato l'entusiasmo per l'istruzione.
La natura ha in odio l'intelletto.
Dal punto di vista della forma il prototipo delle arti è
l'arte del musicista. Dal punto di vista del sentimento
l'arte drammatica è il prototipo.
Le differenze che ci distinguono l'uno dall'altro sono
questioni superficiali: gli abiti, l'educazione, il tono
della voce, le opinioni religiose, l'apparenza personale,
gli usi, e altre cose simili.
Più studiamo l'arte e meno ci è cara la natura. L'arte
ci rivela l'imprevidenza della natura, le sue strane
crudeltà, la sua straordinaria monotonia, la sua mancanza
assoluta di decoro... Però è bene per noi che la natura
sia così imperfetta, ché, in caso contrario, non avremmo
avuto l'arte. L'arte è la nostra fiera protesta, il nostro
coraggioso sforzo per mettere la natura al suo posto. In
quanto alla varietà infinita della natura diciamo che
questa non è altro che un mito. La varietà non esiste
nella natura, ma esiste nell'immaginazione, o nella
fantasia, o nella voluta cecità dell'uomo che la contempla.
I fatti s'insinuano non soltanto nella storia, ma
usurpano il dominio della fantasia e invadono il regno
del romanticismo. Tutto s'agghiaccia al loro contatto.
Essi rendono volgare l'umanità.
Le persone ordinarie aspettano che la vita riveli loro i
suoi segreti, ma ai pochi, agli eletti, i misteri della vita
sono rivelati prima che il velo che cela quei segreti cada.
Ciò si deve qualche volta all'arte, principalmente all'arte
letteraria, che tratta direttamente delle passioni e nasce
dall'intelletto. Ma ogni tanto una individualità completa
si sostituisce all'arte e ne assume il compito, anzi diventa,
in un certo senso, un'opera d'arte, poiché la vita, ha i suoi
capolavori, complessi quanto quelli della poesia,
della scultura o della pittura.
Non vi è al mondo nulla di più malsano del pensiero; la gente ne
muore come di una qualsiasi altra malattia.
Una sigaretta è il prototipo perfetto del piacere perfetto. è squisita
e ci lascia insoddisfatti.
Lo scopo del bugiardo non è altro che affascinare, deliziare, procurare
godimenti: Egli è la base della società civile.
è un errore credere, come vogliono alcuni che il volto
rispecchi il pensiero. Qualche volta il vizio segna rughe
sul volto e ne altera le linee, ma non più di questo. Il
volto è una vera maschera che ci è concessa per celare i nostri pensieri.
A che gioverebbero la purezza e l'innocenza, a noi uomini? Un fiore
bene scelto per l'occhiello ha un effetto molto maggiore.
L'unica differenza che corre fra un capriccio ed una passione eterna,
è che il capriccio è più durevole.
Si dice qualche volta che la bellezza sia un pregio superficiale. E tale
sia: ma in ogni modo essa è meno superficiale del pensiero.
In verità l'arte rispecchia lo spettatore e non la vita.
Oggi si conosce il prezzo di tutte le cose e il valore di nessuna.
La coscienza e la viltà sono in fondo identiche. La coscienza è la
marca depositata della ditta, ecco tutto.
In ogni manifestazione della vita la forma è la base di
ogni cosa. Platone dice che i gesti ritmici e armonici del
ballo infondono nello spirito il ritmo e l'armonia. «Le
forme sono il cibo della fede», esclamò Newman in uno
di quei tremendi scatti di sincerità che ci fanno conoscere
e ammirare quell'uomo. Egli aveva ragione, benché
forse non sapesse quanto aveva terribilmente ragione. I
dogmi sono accettati, non perché sono ragionevoli, ma
perché sono costantemente ripetuti in forma identica.
Sì: la forma è tutto. Essa è il segreto della vita. Trovate il
modo di dare espressione a un dolore ed esso vi
diventerà caro. Trovate il modo di esprimere una gioia,
e l'estasi che questa dona sarà aumentata. Volete amare?
Servitevi della litania dell'amore, e le parole creeranno il
desiderio dal quale il mondo crede che esse abbiano
origine. Avete un dolore che vi attanaglia il cuore?
Imparate dal principe Amleto o dalla regina Costanza
l'arte di manifestarlo: troverete che tale manifestazione
è in se stessa una consolazione, e che la forma, che dà
vita alla passione, è la sepoltura del dolore. E così,
tornando alla sfera dell'arte, è la forma che crea non
soltanto il temperamento critico, ma anche l'istinto
estetico che ci rivela ogni cosa sotto l'aspetto della
bellezza. Cominciate con il culto della forma e non vi
sarà segreto d'arte che non vi sia rivelato.
Solo coloro che hanno perduto il ben dell'intelletto ragionano.
Oggi si muore per lo più di una specie di buon senso progressivo, e
ci si accorge troppo tardi che le sole cose che non si rimpiangono
mai sono gli errori commessi.
Lady Henry Wolton era una donna strana; le sue toilettes parevano
sempre concepite in un impeto d'ira e indossate in un momento di tempesta.
Elia era quasi sempre innamorata di qualcuno, e siccome la sua
passione non era mai corrisposta, così ne serbava tutte le
illusioni. Voleva darsi un'aria pittoresca e non riusciva che
a essere disordinata.
Coloro che vogliono frugare al di sotto della superficie delle cose
lo fanno a loro rischio e pericolo.
Indossando una giubba a coda e una cravatta bianca, tutti, perfino
i borsisti, possono acquistarsi la fama di uomini civili.
Non vi è nulla di più interessante che raccontare i propri peccati ad
un uomo onesto o a una donna buona. Ciò è intellettualmente affascinante.
Una delle grandi gioie che ci procura un passato immorale è quella di
avere tante cose da narrare ai buoni.
Le leggi si fanno perché le autorità possano scordarle,
come pure i matrimoni si celebrano perché il tribunale
del divorzio non rimanga ozioso.
Per riacquistare la gioventù non occorre che ripetere le proprie follie.
Non sposate mai una donna dai capelli color paglia. Essa è sempre
eccessivamente sentimentale.
La ragione per la quale ci piace pensar bene degli altri
è che abbiamo tutti paura di noi stessi. La base dell'ottimismo è
il timore. Noi ci crediamo generosi quando diamo credito ai nostri
vicini facendoli possessori di quelle virtù che potranno giovare
a noi stessi. Lodiamo il banchiere nella speranza che ci accrediterà
oltre la cifra del nostro conto corrente, e siamo pronti a riconoscere
buone qualità al brigante, nella speranza che rispetterà il nostro avere.
Ho il maggiore disprezzo per l'ottimismo.
L'arte ha le sue origini nell'ornato, nel lavoro di pura
immaginazione e di diletto che si occupa dell'irreale e
del non esistente. è questo il suo primo stadio. Poi la
vita subisce il fascino di questa nuova meraviglia e
chiede dì essere accolta entro il cerchio magico. L'arte
accetta la vita come facente parte della sua materia
prima, la crea di nuovo foggiandola in forme nuove;
l'arte ostenta la più assoluta indifferenza per i fatti; essa
immagina, inventa, sogna, e mantiene fra sé e la realtà la
barriera impenetrabile della bellezza stilistica, del trattamento
decorativo e idealistico. Poi succede un terzo stadio, quando la vita
acquista la superiorità e caccia l'arte nel deserto: Questa è la vera
decadenza di cui soffriamo attualmente.
Le buone intenzioni sono state la rovina del mondo. I soli che hanno
compiuto qualche cosa nel mondo sono stati coloro che non avevano
nessuna intenzione.
Non mi preoccupo mai di quello che dice la gente volgare, e non faccio
mai ostacolo a quello che fa la gente piacevole.
Sapete che non sono un difensore del matrimonio. Il
vero inconveniente del matrimonio è che rende la gente
altruista, e chi non è egoista manca di colorito, di
individualità. Però vi sono certuni che sono resi più
complessi dal matrimonio. Ritengono il loro egoismo
aggiungendovi molti altri egoismi. Essi sono costretti a
vivere più di una vita. Acquistano un organismo più
complesso, e la complessità dell'organismo è lo scopo,
credo, della vita. E poi, ogni esperienza ha il suo valore,
e si può dire quello che si vuole del matrimonio, ma è
indubbiamente un'esperienza.
Coloro che interpretano il simbolo, lo fanno a loro rischio e pericolo.
Non parlo mai quando vi è musica, se la musica è buona. A chi ode
musica cattiva incombe il dovere di soffocarla sotto la conversazione.
Quando i critici si trovano in disaccordo l'artista è coerente a se stesso.
La fede è quanto di più complesso io conosca. Si
suppone che crediamo tutti alla stessa cosa in diversi
modi. è come se mangiassimo nello stesso piatto con
cucchiai di vario colore.
L'esperienza non ha un valore etico. Essa non è che il
nome che l'uomo dà ai suoi errori. Per lo più i moralisti
l'hanno considerata come una specie di ammonizione,
rivestendola di una certa efficacia etica, per la formazione
del carattere, e l'hanno lodata credendo che insegnasse
all'uomo ciò che deve fare e ciò che deve evitare. Ma
l'esperienza non è una forza motrice, come non lo è la
coscienza. Essa dimostra che il nostro avvenire somiglierà
al nostro passato, e che ciò che abbiamo fatto una
volta con orrore, lo rifaremo molte volte, e con gioia.
Le sensazioni sono i dettagli che compongono la storia della nostra vita.
L'artista ignora le simpatie etiche. Per un artista una predilezione
etica costituisce un imperdonabile peccato di stile.
Qualche signora ha l'aspetto di una «édition de luxe» di un perverso
romanzo francese, preparata espressamente per il mercato inglese.
Finora ignoravo cosa fosse il terrore: ormai lo so. è come se una mano
di ghiaccio si posasse sul cuore. è come se il cuore palpitasse, fino
a schiantarsi, in un vuoto abisso.
Si può perdonare all'uomo la creazione di una cosa utile fintanto che
questa non sia ammirata. Ma la sola scusa ch'egli abbia per la creazione
delle cose inutili è l'ammirazione intensa che esse suscitano.
L'artista non desidera mai dimostrare una qualsiasi cosa.
Perfino le verità possono essere dimostrate.
Il concetto popolare della salute è nobilissimo. Un
gentiluomo campagnuolo inglese che galoppa dietro ad
una volpe - l'innominabile che rincorre l'immangiabile.
Raramente si dicono verità che meritino di essere
dette. Bisognerebbe scegliere le verità con la stessa cura
con cui si scelgono le menzogne, e scegliere le nostre
virtù con quella stessa cura che dedichiamo alla scelta
dei nostri nemici.
Anima e corpo, corpo e anima: che mistero! Vi è
dell'animale nell'anima, ed il corpo ha i suoi istinti di
spiritualità. I sensi possono raffinare, e l'intelletto può
degradare. Chi può dire dove termina l'impeto della
carne e dove incomincia l'impeto psichico? Quanto sono
superficiali le definizioni arbitrarie dei soliti psicologi!
Eppure quanto è difficile pronunciarsi in merito alle
pretese delle varie scuole! è l'anima un'ombra rinchiusa
nella casa del peccato? O forse che il corpo risiede
veramente nell'anima, come credeva Giordano Bruno?
Il confine fra spirito e materia è esso pure un mistero.
L'uomo colto è colui che sa trovare un significato bello alle cose
belle. Per lui la speranza è un fatto reale.
Non vi sono libri morali o libri immorali. Vi sono libri scritti
bene e libri scritti male, e nient'altro.
Il matrimonio è una specie di serra. Conduce a maturità strani peccati,
e talvolta strane rinunce.
Il senso del dovere è simile ad un'orribile malattia. Distrugge i tessuti
del pensiero come certe malattie distruggono i tessuti del corpo.
Il catechismo ha da rispondere di gravi responsabilità.
Coloro per i quali le cose belle non hanno altro significato che
di pura bellezza sono gli eletti.
Quelli che trovano significati perversi nelle cose belle, sono corrotti
senza essere piacevoli. Questo è un difetto.
Poche persone hanno la forza di resistere alle assurde pretese
dell'ortodossia.
Quella signora si era messa troppo belletto ieri sera e
troppi pochi abiti. Ciò indica sempre la disperazione in una donna.
La virtù è simile a una città collocata sopra una
montagna: non può restar nascosta. Noi possiamo celare
- se vogliamo - per un po' di tempo i nostri vizi, ma la
virtù si manifesta sempre.
Non so come quel tale possa sopportare la società
londinese. Ormai egli non dà più nulla da sperare,
poiché tollera una società composta di nullità pretenziose
che discorrono di niente.
Non conoscete la vita che conducono laggiù? è la vera
vita di campagna, vergine di ogni sofisticazione. Si
alzano presto perché hanno tanto da fare, e si coricano
presto perché non hanno niente da pensare.